Le popolazioni indigene, i loro diritti e le minacce alla loro sopravvivenza

 


(Tempo di lettura 3 minuti - 07.09.2020)

Il 9 agosto di ogni anno ricorre la giornata mondiale delle popolazioni indigene. Si tratta di 300 milioni di persone (circa il 4% della popolazione mondiale) suddivise in centinaia di comunità etniche presenti in tutti i continenti del pianeta. Sul piano internazionale, solo agli inizi degli anni ottanta del secolo scorso è emersa con chiarezza la questione dei diritti delle comunità tribali, infatti, secondo la Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, una comunità appartiene alla categoria delle popolazioni indigene quando presenta un forte legame con il territorio, esprime una forte identità etnica ed è subordinata ad altri settori della società che hanno su di essa un ruolo dominante.

Yanomami, Pigmei, Lapponi, Naga, Inuit e Ottentotti sono solo pochi nomi della miriade di comunità tribali che sono attualmente minacciate dalla deforestazione, dall'estrazione mineraria, da progetti infrastrutturali, da nuovi fenomeni climatici o dal confronto con le società c.d. "avanzate". Nel 2007 venne adottata una dichiarazione da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che sancisce, all'articolo 3, la libertà dei popoli indigeni di decidere sul proprio sviluppo politico, economico e socio-culturale.

Lo stesso documento (articolo 8) riconosce il diritto dei popoli indigeni a non essere assimilati coattivamente da altre società e a non essere allontanati dai territori ancestrali a cui è strettamente legata la loro esistenza. Ancora oggi ci sono tribù che non sono mai entrate in contatto con la civiltà moderna e risultano particolarmente vulnerabili, in quanto, gli indigeni sono privi delle difese immunitarie contro malattie provenienti dall'esterno.

Purtroppo, recentemente, il tasso di mortalità del Covid-19 tra le popolazioni indigene del Brasile risulta essere il più alto tra le diverse regioni del paese ed è probabile che ciò comporti un vero e proprio sterminio. Sempre in America del Sud troviamo una comunità tribale di circa 38000 indigeni che abita le foreste pluviali nei pressi dei confini tra Brasile e Venezuela: i Yanomami.

I Yanomami occupano un territorio molto vasto di circa 17 milioni di ettari e sono stati scoperti negli anni quaranta del novecento da una agenzia governativa brasiliana che si stava occupando di definire la frontiera con il Venezuela. Questo primo contatto causo la morte di molti indigeni yanomami per via del morbillo e dell'influenza e mise a repentaglio la loro identità culturale e spirituale anche per via dell'opera dei missionari religiosi.

Un altro esempio di come incide negativamente sui popoli indigeni l'incontro con le civiltà "avanzate" lo si può rinvenire sempre nella storia degli Yanomami che, negli anni settanta, hanno subito la distruzione di due villaggi spazzati via per permettere la realizzazione di una strada nel bel mezzo dell'Amazzonia. Molto spesso i popoli indigeni sono sfruttati come mano d'opera a basso costo e priva di diritti, subiscono spostamenti forzosi per liberare aree da sottoporre ad estrazione mineraria o per realizzare infrastrutture.

Attualmente il governo brasiliano sta per varare un nuovo progetto di sfruttamento minerario che avrà un impatto molto negativo sulla vita dei Yanomami. Le continue deforestazioni e lo sfruttamento selvaggio del sottosuolo insieme ai nuovi fenomeni climatici rappresentano gravi minacce per le popolazioni indigene. Spesso i governi non sembrano consapevoli della necessità di salvaguardare la preziosa diversità antropologica rappresentata dalle tribù indigene.

Grazie soprattutto all'impegno di organizzazioni non governative, come l'inglese Survival International o la Lega Internazionale per i Diritti e la Liberazione dei Popoli (con sede anche in Italia), che la causa dei popoli indigeni è sostenuta al fine di meglio tutelare le loro esigenze ed i loro diritti fondamentali. 

Le fonti consultate:

Sofia Torlontano: Il colonialismo dei tempi moderni: popolazioni indigene e Coronavirus 

Unimondo.org: Diritti dei popoli indigeni







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