In Nicaragua trionfa l’autocrazia di Ortega con un astensionismo che supera l’ottanta per cento degli aventi diritto

 


(Tempo di lettura 4 minuti - 23.11.2021)

Con le elezioni dello scorso 7 novembre, caratterizzate da un astensionismo che si aggira sull’ottanta per cento degli aventi diritto, trionfa in Nicaragua l’autocrazia del Presidente Daniel Ortega e della moglie, la vicepresidente, Rosario Murillo.

Il Presidente Ortega, già portatore di una idea bizzarra e cioè, che essere rieletti a tempo indeterminato è un diritto umano fondamentale, forte di una riforma costituzionale del 2013 che sanciva la rielezione all’infinito del Capo dello Stato, si prepara a dare seguito al quarto mandato presidenziale.

Purtroppo le elezioni e la partecipazione politica in Nicaragua non sono un processo trasparente e pacifico fatto di elezioni libere. Le recenti elezioni assumono le sembianze di uno strumento di legittimazione del governo Ortega caratterizzate da sparizioni forzate, incarcerazioni e casi di esilio: è il trionfo di un processo elettorale farsa.

Inoltre uno studio elaborato dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) denuncia centinaia di uccisioni per mano di cecchini e milizie paramilitari.

In America Latina ci sono già casi simili dove il politici si blindano al potere ed usano tutti i mezzi per rimanerci (si veda il caso Venezuelano con Chavez prima e Maduro poi).

Il trionfo elettorale del Presidente Ortega avviene in uno scenario in cui emergono dall’ombra abusi e repressione. Il Presidente Ortega ha messo fuorigioco giornalisti, esponenti dell’opposizione, attivisti e leader studenteschi, reprimendo brutalmente i manifestanti nelle piazze del Paese.

Inoltre, Presidente Ortega tiene saldamente le redini del potere in Nicaragua attraverso un uso distorto ed abusivo delle risorse pubbliche, la censura dei mezzi di comunicazione (anche digitali), la coercizione dei dipendenti pubblici ed il controllo delle forze armate.

A vista d’occhio ciò che si sta svolgendo ormai da qualche anno in Nicaragua è molto lontano dall’idea di democrazia come dovrebbe essere e a cui siamo abituati a pensare. Il regime di Ortega non lascia spazio alcuno al pluralismo ed al principio del governo limitato ed è caratterizzato da un ordine istituzionale il cui fondamento è la rielezione al potere a tempo indeterminato.

Le fonti consultate:

Osservatorio Diritti, Diego Battistessa, Elezioni Nicaragua, una “farsa” elegge (ancora) presidente Daniel Ortega

La Repubblica, Nicaragua al voto: scontata la rielezione di Ortega. Biden: "Una farsa"

Belfiore Adalberto, Nicaragua: dalla speranza del cambiamento all’involuzione autoritaria

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