Quale valore ha il mandato di cattura internazionale emesso nei confronti di Putin?

 




(Tempo di lettura 4 minuti – 03.04.2023)

Lo scorso 17 marzo la Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso un mandato di cattura nei confronti del presidente russo Vladimir Putin con l'accusa di deportazione di popolazione (bambini) e trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate della Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022.

Si tratta di una decisione storica in quanto mai prima d'ora un capo di stato titolare di diritto di veto presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e nel pieno esercizio delle sue funzioni, è stato colpito da un provvedimento simile.

Tale provvedimento comporta un obbligo di arresto, per i 124 Paesi che riconoscono la giurisdizione della Corte Penale Internazionale (e tra cui non figurano Cina, USA, India e Israele), del presidente Putin qualora questo visiti la loro nazione.

Secondo la Corte con sede all'Aia Paesi Bassi, ci sono fondati motivi per ritenere che il leader del Cremlino si sia macchiato di crimini contro l'umanità tra cui rientra appunto la deportazione di minori.

Accanto a questo primo e principale mandato di arresto, la CPI ne ha spiccato un'altro per gli stessi motivi, nei confronti di un alto funzionario politico e collaboratore diretto di Putin, Maria Lvova – Belova commissario per i diritti dei bambini della Federazione russa. Secondo alcune stime sono più di sedicimila i bambini trasferiti con la forza in Russia o nelle zone occupate.

Le decisioni di cui stiamo discorrendo sono state precedute da dichiarazioni dell'Unione Europea con cui si è sostenuta una linea dura e coerente sulla necessità di istituire un tribunale speciale per i crimini di guerra, una guerra illegale condotta dalla Russia contro l'Ucraina.

Sebbene risulti assai improbabile che Putin visiti l'Europa o altri paesi “nemici”, è indubbio che il mandato di arresto nei suoi confronti abbia un forte valore politico e tende ad isolare il vertice della Federazione russa. Tuttavia secondo il portavoce del presidente russo, Dmitri Peskov, dal momento che la Russia non riconosce la giurisdizione della CPI, gli ordini da questa emessi sono atti nulli e privi di valore legale.

Diversamente, il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha accolto con favore l'ordine di arresto e si è dichiarato impegnato affinché la comunità internazionale proceda ad incriminare Mosca per i più di settantamila crimini che Kiev dice di aver registrato sul suo territorio.

Comunque nel caso di specie la competenza della CPI è fuori discussione poiché, anche se l'Ucraina non ha ratificato il Trattato di Roma, Kiev ha dichiarato di accettarne la giurisdizione per i crimini che si verifichino sul proprio territorio.

Per quanto riguarda i vertici della diplomazia europea, Josep Borrell, definisce l'ordine di detenzione una importante decisione che segna l'inizio di una fase di rendicontazione per i crimini e le atrocità che i russi stanno commettendo in Ucraina.

Secondo Amnesty International, i mandati di arresto costituiscono un segnale importante nel senso che, non importa quanto siano alti in grado coloro che compiono crimini contro l'umanità essi saranno processati secondo i criteri della giustizia internazionale.

Inoltre Amnesty confida che si andrà ad allargare il ventaglio di capi di imputazione per i vertici russi man mano che le istanze internazionali approfondiscano i dossier su i crimini di guerra commessi in Ucraina.

Anche se è poco probabile che vedremo Vladimir Putin prossimamente sotto processo nei Paesi Bassi, l'ordine di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale ha un impatto simbolico di grande portata, poiché tocca la reputazione di un importante leader politico che dovrà limitare i suoi viaggi, e lo fa a tempo indeterminato dato che i crimini di cui si tratta non sono soggetti a prescrizione.



Le fonti consultate:

Formiche, Perché un mandato di arresto per Putin. L’analisi di Donat-Cattin

Affari Internazionali, Il mandato di arresto contro Putin e le tortuose vie del diritto internazionale

Agi – Agenzia Italia, Dall'Aia mandato di cattura per Putin. Accusato di crimini di guerra e deportazione

Patrizia Maciocchi, Mandato di arresto per Putin, segnale politico che allontana i negoziati di pace

La Stampa, Mandato di cattura internazionale per Putin, cosa succede ora?

Open, Cos’è il mandato di arresto della Corte Penale Internazionale e perché sarà difficile vedere Vladimir Putin alla sbarra

Avvenire, La Corte dell'Aja. «Deportazione di bimbi», mandato di arresto internazionale per Putin

Ansa.it, La Cpi emette un mandato di arresto contro Putin

Amnistia Internacional, Rusia: La orden de detención contra Putin emitida por la Corte Penal Internacional, un paso hacia la justicia para las víctimas de crímenes de guerra en Ucrania

Euronews., La Corte Penal Internacional ha emitido una orden de detención contra Vladímir Putin

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